ASI Associazioni Sportive e Sociali Italiane (già Alleanza Sportiva Italiana) è uno dei più importanti e rappresentativi Enti di Promozione Sportiva che, sin dalla sua costituzione, nel 1994, è riconosciuto dal CONI.

Oltre alla sede nazionale, ASI conta 130 sedi territoriali, 70 Settori tecnici-sportivi e più di 5000 operatori e collaboratori presenti su tutto il territorio nazionale.

ASI riunisce le associazioni sportive dilettantistiche, le società sportive e i circoli culturali che decidono di affiliarsi a lei per portare avanti le proprie attività sportive ludico/ricreative e culturali.

La nostra visione

Attraverso la sua struttura centrale e periferica e grazie al suo tessuto associativo, ASI ogni giorno è impegnata a promuovere e diffondere lo sport e i valori ad esso collegati, nonché a contribuire alla diffusione della pratica sportiva (e del suo insegnamento) come elemento imprescindibile di benessere e civiltà.

ASI nel tempo ha anche allargato il suo raggio di azione ed oggi opera con professionalità anche in ambito culturale, in quello della promozione sociale, nel settore del turismo e dell’ambiente.

Come traduciamo la nostra visione in fatti

  • organizzando manifestazioni sportive amatoriali e agonistiche per tutte le età su tutto il territorio nazionale
  • organizzando campionati e tornei di tutte le discipline sportive
  • formando e aggiornando dirigenti, tecnici, operatori sportivi ed istruttori
  • organizzando corsi di formazione orientati alla diffusione di competenze eterogenee in ambito sportivo
  • organizzando attività culturali, ricreative e del tempo libero
  • organizzando convegni e lavorando a pubblicazioni volte a diffondere un modello di sport moderno e capace di rispondere alle esigenze di operatori e appassionati
  • ricercando dialogo e sinergie con Istituzioni Sportive (CONI, FSN, DSA, EPS), governative (Governo, Ministeri), locali (Regioni e Comuni), istituti scolastici e aziende sensibili alla necessità di valorizzare il settore e di favorirne la crescita

I nostri valori

Tutte queste attività affondano le radici in una radicata convinzione: secondo ASI lo sport è fondamentale per garantire la salute delle persone e il loro benessere psico-fisico, nonché per favorire processi di aggregazione ed integrazione sociale.

In un mondo in cui aumentano le disuguaglianze materiali e immateriali, pertanto, ASI crede nella capacità dell’associazionismo sportivo e culturale di riportare al centro l’uomo nel suo essere sociale, e di ripristinare un sistema di valori fondato sui principi di correttezza, lealtà e partecipazione.

Le Origini

E’ l’aprile del 1994 quando una parte dei dirigenti sportivi del Centro Nazionale Sportivo Fiamma, associazione fondata nel 1948 da appartenenti al movimento giovanile la Giovane Italia, danno vita ad Alleanza Sportiva Italiana nell’Assemblea costituente di Latina.

Trascorrono pochi mesi (luglio 1994) e il nuovo soggetto ottiene da parte del CONI il riconoscimento di Ente di Promozione Sportiva.

Quest’importante titolo è accompagnato da una crescita costante e progressiva sul territorio nazionale realizzata sia attraverso la formazione di Comitati regionali e provinciali, sia con la strutturazione dei settori tecnici nelle principali discipline sportive. Ancora oggi questi soggetti rappresentano il cuore dell’attività dell’Ente.

Il succedersi delle Assemblee nazionali di Vasto nel 1995, Roma nel 1997, Rimini nel 1999, Trevi nell’aprile del 2003, Viterbo nel febbraio 2007 e Roma aprile 2009 consolidano la struttura e gli obiettivi dell’Ente.

Nell’ultima Assemblea Nazionale (Montesilvano, 15-16 dicembre 2012) alla guida di ASI è stato confermato Claudio Barbaro, mentre è stato modificato il nome dell’Ente (mantenendo però invariato l’acronimo): ASI, già Alleanza Sportiva Italiana, è diventata Associazioni Sportive e Sociali Italiane. Il cambiamento di denominazione è stato voluto per descrivere meglio l’identità, la vocazione sportiva e sociale e l’ambito di operatività dell’Ente che, oggi come ieri, si distingue anche per una consolidata organicità rispetto alle politiche del CONI e per un atteggiamento propositivo e costruttivo nei confronti del massimo organo di governo dello sport italiano.